Roma, 12 dicembre 2025 – Due grandi mostre dedicate a Giorgio Morandi e Maria Lai si aprono in questi giorni tra Roma e la Sardegna, mentre in Ogliastra arrivano anche le incisioni di Albrecht Dürer. L’inverno dell’arte italiana si presenta ricco di eventi. In città – e in un piccolo centro isolano – nomi che hanno lasciato un segno nelle arti figurative tornano sotto i riflettori con opere spesso poco viste, restaurate o provenienti da collezioni private. Un’occasione, dicono i curatori, “per riscoprire radici e contaminazioni”.
Giorgio Morandi a Roma: tra silenzio e luce sospesa
Da oggi, nelle sale di Palazzo Barberini a Roma, apre la grande retrospettiva su Giorgio Morandi, uno degli artisti italiani più noti del Novecento. Curata da Francesca Rossi e promossa dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna, la mostra mette insieme una sessantina di lavori, molti mai usciti prima dalle collezioni bolognesi.
Chi entra può immergersi in un percorso fatto di nature morte degli anni Venti, bottiglie dal colore opaco e paesaggi di Grizzana. Il percorso si divide in cinque sezioni tematiche che seguono la ricerca quasi ossessiva della luce sulle superfici, l’attenzione ai piccoli dettagli della vita quotidiana e l’intimità dello studio in via Fondazza. “Morandi è stato un poeta delle cose semplici”, racconta la direttrice Cristina Baldacci. “Nella sua pittura c’è una solitudine che però parla a tutti”.
Il pubblico ha già risposto con interesse: alle 11 del mattino, pochi minuti dopo l’apertura, il bookshop ha già venduto le prime dieci copie del catalogo. La retrospettiva resterà aperta fino al 29 marzo.
Maria Lai torna a Ulassai: fili intrecciati con la memoria
A quasi vent’anni dalla scomparsa, Maria Lai – figura chiave dell’arte italiana tra XX e XXI secolo – viene celebrata nel suo paese natale, Ulassai, piccolo centro dell’Ogliastra. La nuova mostra, “Tessere il tempo”, allestita nella Stazione dell’Arte (un museo nato dalle ex officine ferroviarie), offre un viaggio tra libri cuciti, fili intrecciati e installazioni legate al territorio.
Nel primo pomeriggio di ieri le sale si sono riempite di residenti e visitatori arrivati da Cagliari e Nuoro. Le guide volontarie hanno raccontato ai ragazzi delle scuole come “Maria univa storie del paese con materiali semplici, dalle stoffe ai pani d’orzo”. Sono esposti anche alcuni “Libri cuciti” prestati dalla Fondazione Maria Lai: “Opere che chiedono silenzio”, ha confidato il curatore Stefano Resmini.
Il percorso si chiude con un video del 1981 che riprende la realizzazione del famoso “Legarsi alla montagna”, la performance collettiva che coinvolse tutta Ulassai.
Albrecht Dürer arriva in Ogliastra: incisioni nordiche tra le montagne sarde
In contemporanea, sempre in Ogliastra ma nella Biblioteca Comunale di Ulassai, apre la rassegna dedicata ad Albrecht Dürer, grande incisore tedesco vissuto tra Quattrocento e Cinquecento.
Sono esposte una ventina di stampe originali – tra cui la celebre “Melencolia I” e alcune vedute di Norimberga – arrivate in prestito dal Museo Civico di Bolzano. La mostra è raccolta e pensata soprattutto per le scuole: questa mattina alle 10 una classe terza del liceo scientifico ha seguito il racconto della guida sulle tecniche usate da Dürer. “Un lavoro di pazienza e precisione – spiega la professoressa Erika Melis – che ancora oggi sorprende per freschezza”.
Arte tra città e provincia: mostre che guardano al territorio
Questi appuntamenti segnano una stagione dove le grandi mostre italiane provano a trovare un equilibrio tra metropoli e aree più isolate. “Ci interessa che le esposizioni diventino anche un’occasione per il territorio”, spiega l’assessore alla cultura dell’Ogliastra, Paolo Carta. Le scolaresche riempiono le sale di Ulassai; a Roma arrivano gruppi guidati e famiglie.
La presenza contemporanea di Morandi a Roma, Lai e Dürer a Ulassai accende riflettori diversi sul legame tra artisti e paesaggi: nel silenzio delle bottiglie morandiane, nei fili che legano storie e montagna secondo Maria Lai o nelle vedute lontane incise da Dürer. Tre percorsi che parlano ancora oggi a pubblici diversi – ciascuno con i suoi ritmi e domande.
Le mostre saranno aperte fino alla prossima primavera. Orari e biglietti sono disponibili sui siti ufficiali delle istituzioni coinvolte.