Valentino presenta la collezione Autunno Inverno 2026-27 a Roma il 12 marzo, fuori dal calendario di Parigi

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20 Dicembre 2025

Milano, 20 dicembre 2025 – La Collezione Autunno Inverno 2026-27 di uno dei marchi italiani più seguiti – il nome per ora resta top secret – non sarà presente nel calendario ufficiale della Paris Fashion Week, in programma dal 25 febbraio al 4 marzo prossimi nella capitale francese. La decisione, secondo fonti vicine al brand, è stata presa nelle ultime settimane e ha già acceso discussioni sia tra gli addetti ai lavori che tra gli appassionati di moda. L’annuncio è arrivato stamattina, con una nota molto sintetica inviata alle principali redazioni italiane e internazionali. Nessuna spiegazione ufficiale, almeno per ora, ma dietro le quinte si rincorrono le ipotesi.

Fuori dal calendario: i motivi dietro la scelta

Nel quartier generale tra Milano e Parigi l’atmosfera è tesa. Chi lavora in via Borgonuovo parla di riunioni interminabili e telefoni sempre occupati. “È stata una decisione ben valutata, non un colpo di testa”, ha confidato a bassa voce un membro dello staff creativo. Però resta la domanda: perché una collezione così attesa sceglie di rinunciare al palcoscenico più prestigioso? Molti buyer e giornalisti collegano la scelta alle recenti tensioni commerciali tra maison italiane e francesi. Altri ipotizzano un nuovo modo di presentare la collezione, magari digitale o itinerante.

Nel pomeriggio, fuori dalla sede milanese, un paio di modelle hanno lasciato una prova: sguardi bassi, poche parole ai fotografi in attesa. Segno che la situazione è ancora in divenire. Un noto consulente del settore – che preferisce restare anonimo – parla di “bisogno di ripensare il rapporto con il pubblico”. Insomma, sembra essere in corso una riflessione profonda sul senso stesso della sfilata tradizionale.

Precedenti e possibili effetti a catena

A Parigi, nelle redazioni di Le Figaro e L’Officiel, la notizia si diffonde rapidamente. Se ne discute anche nei corridoi di Place Vendôme, sede di molte grandi maison francesi. Uscire dal calendario ufficiale della Fashion Week non è una novità assoluta: negli ultimi tre anni vari marchi – da Gucci a Saint Laurent – hanno scelto strade alternative, aprendo un dibattito tra visione creativa e regole imposte dagli organizzatori della Fédération de la Haute Couture et de la Mode.

Questa volta però l’assenza pesa più del solito. “Quando un marchio italiano così importante rinuncia alla ribalta parigina”, osserva un addetto stampa francese, “si muove qualcosa nell’equilibrio globale del settore”. C’è chi teme ripercussioni sulle collaborazioni commerciali attive; altri vedono questo gesto come l’ennesimo segnale della crisi del modello classico delle fashion week stagionali.

Cosa cambia per buyer e operatori del settore

Sul piano pratico le conseguenze saranno immediate. I buyer italiani e stranieri – quelli della Rinascente come quelli dei grandi magazzini Harrods e Selfridges – dovranno rivedere i loro programmi per le visite a Parigi. Alcuni lamentano difficoltà a costruire un’agenda senza il riferimento fisso della sfilata tradizionale; altri invece intravedono spazi per confronti più diretti con i creativi delle maison.

Anche le agenzie moda milanesi stanno cambiando i piani per modelle e team tecnici. “Aspettiamo indicazioni ufficiali prima di organizzare i casting”, spiega Roberta Testoni, storica booker in via Tortona. Non si esclude che possano esserci presentazioni riservate proprio durante le settimane della Paris Fashion Week, ma fuori dai circuiti ufficiali: piccoli eventi privati, sfilate a porte chiuse o lanci sui social.

Nuove strade per mostrare la moda

Si moltiplicano le voci secondo cui il brand starebbe preparando qualcosa di diverso. C’è chi parla di un evento esclusivo a Milano – magari negli spazi della Fondazione Prada – o addirittura di una presentazione tutta online e immersiva. Altri suggeriscono un’operazione a Parigi ma fuori dai binari tradizionali: shooting artistici o video distribuiti solo agli addetti ai lavori.

Una cosa è chiara: il mondo della moda sta cercando nuovi modi per raccontarsi. La sfilata classica resiste ma comincia a mostrare i suoi limiti. I grandi nomi scelgono ormai con cura dove e come far vedere il loro lavoro. E così la mancata presenza della Collezione Autunno Inverno 2026-27 al calendario parigino diventa più che un’assenza: è un segnale del cambiamento in corso nel settore.

In attesa di aggiornamenti ufficiali, dagli uffici del brand filtrano solo queste parole: “Stiamo lavorando per proporre qualcosa che abbia senso oggi”. Solo allora capiremo davvero quale strada vuole prendere la moda italiana nel mondo.

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