Roma, 2 dicembre 2025 – Ieri sera, negli studi Rai di via Teulada, Paola Cortellesi si è messa a nudo davanti alle telecamere di Belve, il talk-show condotto da Francesca Fagnani. Un’intervista lunga e intensa, iniziata poco dopo le 21.20 e seguita da più di un milione e mezzo di spettatori secondo i dati Auditel. La protagonista di “C’è ancora domani” ha ripercorso tappe importanti della sua carriera, aprendo anche una finestra sulla sua vita privata, meno nota al grande pubblico.
Una confessione senza filtri
Sotto le luci soffuse dello studio romano, Cortellesi ha risposto senza giri di parole al tono diretto della trasmissione. “All’inizio non mi sono mai sentita davvero all’altezza,” ha confessato, raccontando come l’insicurezza l’abbia accompagnata nei primi anni tra set e palcoscenico. Un timore che solo la passione per la recitazione è riuscita a lenire. “Salire su un palco era come respirare,” ha ammesso con voce quasi rotta, sottolineando quanto il teatro abbia segnato la sua crescita.
Francesca Fagnani non ha lasciato spazio a risposte scontate, insistendo su temi personali e sociali. Quando si è parlato di successo e dell’impatto che “C’è ancora domani” ha avuto su Cortellesi, la sua risposta è stata chiara: “Il successo? Non lo vedo come una rivincita. Per me è soprattutto una grande responsabilità verso chi mi segue.” Una riflessione che ha scatenato un applauso spontaneo dal pubblico in studio.
Racconti di famiglia e vita lontano dai riflettori
L’intervista ha preso una piega più intima quando l’attrice ha condiviso alcuni ricordi d’infanzia nella periferia romana. “Mio padre lavorava in un’azienda di trasporti, mia madre si occupava della casa,” ha raccontato Cortellesi, disegnando il quadro di una vita semplice ma piena di significato. Con un sorriso ironico ha ricordato i suoi anni da “ragazzina ribelle”, spesso richiamata per i voti non proprio brillanti.
“Non mi sono mai sentita diversa dagli altri,” ha detto con sincerità. “Questa normalità mi tiene con i piedi per terra anche oggi.” Un passaggio che ha colpito molto chi seguiva la diretta e che poi è diventato virale sui social, dove nei commenti si è parlato della “disarmante sincerità” dell’attrice.
La voce delle donne e l’impegno sociale
La chiacchierata è poi scivolata sulle questioni femminili e sull’impegno civile. Francesca Fagnani ha ricordato come il film “C’è ancora domani” sia stato definito un vero e proprio “manifesto per le donne”. Paola Cortellesi non si è tirata indietro: “Se raccontare questa storia può aiutare anche solo una persona a sentirsi meno sola, allora ne vale la pena,” ha detto con convinzione. Poi il tema delicato della violenza di genere: “Non possiamo restare indifferenti,” ha ribadito con fermezza, sottolineando quanto sia importante non accettare certi comportamenti come normali.
Il momento più intenso è arrivato quando Cortellesi ha letto una lettera scritta da una giovane spettatrice del film: “Ho capito che non dovevo più avere paura.” La voce dell’attrice si è incrinata per un attimo. “Non sono io ad aver fatto qualcosa di grande – sono le storie che cambiano le persone,” ha detto.
L’effetto social dopo l’intervista
Non appena finita l’intervista, sui social è esplosa la reazione del pubblico: il nome di Paola Cortellesi è rimasto tra i trending topic su X (ex Twitter) fino a notte fonda. Decine di migliaia i messaggi – soprattutto da parte di donne – che hanno ringraziato per le sue parole. Belve conferma così il suo ruolo speciale: uno spazio dove personaggi pubblici scelgono senza filtri la strada della verità.
In studio, verso la fine della puntata, il silenzio che si è creato dopo le ultime domande di Fagnani valeva più di mille parole. Paola Cortellesi si è congedata con semplicità, quasi in punta di piedi: “Grazie per questa chiacchierata,” ha detto stringendo la mano alla conduttrice. Un momento breve ma carico di sincerità.
Davanti a milioni di italiani non conta tanto l’applauso finale quanto quello che resta dentro: il segno lasciato da una voce capace di raccontare senza artifici le proprie debolezze e scelte.