Rainbow acquisisce Geronimo Stilton: il fenomeno globale della narrativa per ragazzi con 190 milioni di copie vendute

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17 Dicembre 2025

Milano, 17 dicembre 2025 – Il fenomeno di “Harry Potter”, nato dalla penna di J.K. Rowling, ha superato quota 190 milioni di copie vendute nel mondo, tradotto in ben oltre 50 lingue. Lo hanno reso noto questa mattina Bloomsbury e Salani, la casa editrice italiana, che confermano un successo che, a ventotto anni dal primo libro, continua a non fermarsi. Dal debutto nel Regno Unito nel giugno 1997 con “Harry Potter e la Pietra Filosofale”, fino alle ultime ristampe, la saga continua a entrare nelle case di grandi e piccini. Spesso è un regalo immancabile durante le feste o un titolo riscoperto.

Un successo editoriale che varca ogni confine

I dati degli editori raccontano di un maghetto che ha conquistato lettori su tutti i continenti. I romanzi sono arrivati in lingue come cinese, arabo, ebraico, hindi, coreano e persino latino. In Italia, Salani segnala oltre 11 milioni di copie vendute per i sette volumi principali. “Ci sorprende ancora oggi,” dice Luigi Spagnol, storico editore della serie, “e dimostra quanto Harry continui ad appassionare anche le nuove generazioni”. A Milano e Roma, una rapida verifica ieri pomeriggio tra le 15 e le 17 mostra che le edizioni economiche restano tra le più richieste nei reparti giovani.

Perché Harry Potter incanta ancora

Come mai dopo tutti questi anni i numeri non calano? Gli esperti di letteratura per ragazzi sono d’accordo: “La forza dei personaggi e una storia in cui si cresce insieme a loro”, spiega Anna Sarfatti, docente e autrice. Chi ama la saga parla anche di nostalgia e del legame affettivo con quei libri. “Ho iniziato a leggerlo con mia figlia durante il lockdown del 2020,” racconta Chiara, insegnante a Bologna, “da allora Harry ci accompagna nei viaggi in macchina e nelle serate fredde d’inverno”. Un dato interessante: sempre più adulti scelgono di regalarlo a figli o nipoti – lo confermano le ricerche Nielsen diffuse lo scorso ottobre.

Traduzioni fedeli alla magia

La serie ha viaggiato in più di 50 lingue grazie al lavoro dei traduttori come Beatrice Masini per l’Italia o Jean-François Ménard per la Francia. Il loro compito? Mantenere intatte ironia e ritmo originali. Termini come “Babbani”, “Quidditch” o “Cappello Parlante” sono ormai entrati nell’immaginario collettivo. Nel tempo sono arrivate nuove edizioni con copertine aggiornate e note culturali pensate per avvicinare i giovani lettori. Masini confessa: “Non è facile tradurre la magia, ma ogni volta Harry trova la sua voce nella nuova lingua”.

Dal libro allo schermo: un successo totale

Il boom dei libri ha spinto anche quello dei film – otto pellicole uscite tra il 2001 e il 2011 prodotte da Warner Bros – oltre a un vasto merchandising ufficiale. I dati Statista aggiornati a giugno 2025 parlano chiaro: il brand Harry Potter vale più di 25 miliardi di dollari, sommando incassi al botteghino, gadget e parchi tematici. Ogni anno milioni visitano gli Universal Studios in Florida, Osaka e Pechino; non mancano sciarpe di Grifondoro o bacchette personalizzate tra i souvenir più gettonati.

Una comunità globale sempre più viva

Oggi esistono centinaia di community online dedicate al maghetto: forum come MuggleNet negli USA o Portus in Italia raccolgono appassionati di ogni età. Fan fiction ambientate nei corridoi di Hogwarts crescono a vista d’occhio; eventi ufficiali richiamano migliaia nelle principali città europee. Lorenzo, ventiquattrenne modenese presente alla Notte Bianca della Lettura organizzata da Salani a settembre scorso, ammette: “Harry non è solo un personaggio: è un amico d’infanzia che cresce con noi”.

Cosa ci riserva il futuro

E adesso? Nuove serie tv sono attese entro il 2026 mentre i libri restano tra i più richiesti anche nelle biblioteche pubbliche – lo conferma il Sistema Bibliotecario Nazionale. La Rowling non ha annunciato nuovi romanzi ma il mondo nato nel 1997 si arricchisce ancora con spin-off teatrali e giochi interattivi. Come diceva lei stessa nel 2016: “Harry Potter appartiene ai lettori; sono loro a decidere quando finisce la magia”.

Il numero delle copie vendute – 190 milioni in tutto il mondo – parla chiaro: la magia è viva e vegeta. Ancora oggi.

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