Osaka festeggia l’Owarai Shinji: migliaia uniti nel tradizionale rito della risata giapponese

Sara Gelmini

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23 Dicembre 2025

Osaka, 23 dicembre 2025 – Questa mattina, migliaia di fedeli e curiosi si sono riversati al santuario shintoista di Hiraoka, appena fuori Osaka, per partecipare all’Owarai Shinji, il tradizionale rito della risata che affonda le radici nei miti più antichi del Giappone. L’appuntamento cade ogni anno alla vigilia del solstizio d’inverno e richiama persone di ogni età: uomini, donne, anziani e bambini pronti a lasciarsi coinvolgere da una risata collettiva che, secondo la tradizione, porta prosperità e salute.

Antiche leggende e il senso della cerimonia

Al centro della cerimonia c’è una vecchia leggenda sulla dea del sole Amaterasu, figura chiave nello shintoismo. Si racconta che la dea, offesa dal fratello Susanoo, si nascose in una grotta e il mondo cadde nell’oscurità. Solo la risata degli altri kami riuscì a farla uscire dal suo rifugio e a riportare la luce sulla Terra. “Ridiamo per onorare la dea e scacciare la sfortuna”, ha detto il sacerdote Hiroshi Takada, impegnato a guidare i riti fin dalle prime ore del mattino.

L’Owarai Shinji si distingue da molte altre cerimonie giapponesi: niente preghiere silenziose né lunghi canti. La folla si riunisce dentro e fuori dal santuario pronta a lasciarsi andare a una risata fragorosa, guidata dai sacerdoti vestiti di bianco e scarlatto. “Sembra quasi che il santuario respiri con noi”, ha raccontato Keiko Watanabe, una visitatrice arrivata da Kyoto con la famiglia.

Folla numerosa e atmosfera concreta

Secondo gli organizzatori, all’appuntamento hanno partecipato oltre cinquemila persone. I viali alberati fino all’ingresso principale erano pieni fin dalle sette di mattina. Alcuni fedeli portavano piccoli doni votivi come rami di sakaki o rotoli di carta decorata. Quando il suono delle campanelle ha segnato l’inizio della cerimonia, una risata generale è esplosa quasi all’improvviso: prima timida, poi sempre più forte, ha invaso tutto lo spazio sacro.

Tra i presenti molti giovani. “Vengo qui da quando ero bambina”, ha detto Tomoko Nishida, 19 anni. “Mi fa sentire parte di qualcosa che dura da sempre”. Alcuni turisti occidentali, sorpresi dalla scena insolita, hanno chiesto spiegazioni ai volontari del santuario. La risposta è stata semplice: “Qui si ride per ritrovare l’armonia”.

Tradizione che resiste anche nei momenti difficili

Il rito dell’Owarai Shinji non ha mai perso fascino nemmeno durante i momenti complicati. Nel 2021 e 2022 l’evento si era svolto in forma ridotta a causa delle restrizioni anti-Covid; quest’anno invece – grazie al bel tempo e a temperature miti – la partecipazione è tornata come prima della pandemia.

Gli organizzatori, con in testa il comitato guidato da Yukio Mori, hanno ribadito quanto sia importante mantenere vive queste tradizioni: “La risata collettiva unisce le persone e rafforza il legame con la natura. Ogni anno si sente un’energia diversa”. Tra la folla c’erano anche alcune figure politiche e religiose locali che si sono mescolate senza clamore.

Un momento di socialità per tutte le età

Oltre al valore religioso, l’Owarai Shinji è un’occasione per stare insieme. Nel piccolo mercato vicino al santuario volontari distribuivano dolci tipici come mochi e tè caldo. I bambini giocavano con maschere dai volti sorridenti mentre sotto gli alberi di canfora alcune famiglie scambiavano auguri per l’anno nuovo ormai vicino.

“Non è solo folklore”, ha spiegato alla stampa locale la sociologa Mayumi Tanaka dell’università di Osaka. “In una società spesso segnata dallo stress e dai ritmi veloci, ritagliarsi momenti condivisi per sorridere fa davvero bene”. Non a caso il santuario organizza anche attività per le scuole del posto: lezioni sul mito di Amaterasu e laboratori sulla gioia come risorsa quotidiana.

L’eredità della risata guarda avanti

Con il tramonto l’atmosfera è diventata più raccolta. Gli ultimi gruppi hanno lasciato offerte davanti all’altare prima di tornare verso casa. Il prossimo grande appuntamento sarà per il capodanno lunare. Intanto quel riso – anche solo un’eco nel silenzio serale – resta una promessa: un anno nuovo pieno di luce e fortuna.

Così a Osaka, sotto gli alberi del santuario di Hiraoka, la risata diventa un ponte tra passato e presente. Un gesto semplice che ogni inverno rinnova l’antico mito della dea che riportò la luce sul mondo.

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