Nuova PS5 a prezzo ridotto in Giappone: vendite deludenti non cambiano il mercato locale

Sara Gelmini

info@esploragiappone.it

20 Dicembre 2025

Tokyo, 20 dicembre 2025 – La nuova PlayStation 5, proposta a prezzo ridotto e lanciata in esclusiva per il Giappone, non è riuscita a ribaltare le sorti delle vendite nel suo mercato d’origine, come molti speravano. I dati più recenti, diffusi dal portale specializzato Famitsu e rilanciati ieri dai principali siti giapponesi, mostrano solo un timido aumento nelle vendite della console Sony tra il 9 e il 15 dicembre. Ma niente sorpasso rispetto alla concorrenza.

PS5 scontata: il pubblico giapponese resta tiepido

Il taglio di prezzo – deciso da Sony Interactive Entertainment Japan e valido solo per il mercato locale – è entrato in vigore il 7 dicembre. L’obiettivo era chiaro: spingere le vendite nel periodo natalizio e cercare di recuperare terreno contro la più forte Nintendo Switch. Ma secondo Famitsu, nel periodo preso in esame sono state vendute circa 40.000 PS5, contro oltre 65.000 Switch. Un distacco netto che ha sorpreso gli esperti.

“Credevamo che l’offerta limitata avrebbe subito fatto scattare la domanda”, ha detto a alanews.it Taro Yamada, rivenditore storico di Akihabara. “Invece molti clienti continuano a chiedere soprattutto la Switch OLED”. Anche le code davanti ai negozi, tradizionale termometro della domanda natalizia a Tokyo e Osaka, sono rimaste contenute: pochi gruppi si sono presentati all’apertura di catene come Yodobashi Camera e Bic Camera tra venerdì e domenica.

Perché il Giappone non si lascia convincere dalla mossa di Sony

Secondo gli osservatori locali, dietro questo andamento ci sono motivazioni ben radicate. Il prezzo ridotto – quasi 60 euro in meno rispetto al listino precedente – ha attirato l’attenzione degli appassionati, ma non ha cambiato le carte in tavola. Molti rivenditori puntano il dito sull’offerta di titoli esclusivi: “La gente qui cerca giochi fatti su misura per il pubblico giapponese”, confida una commessa di Tsutaya Shibuya. “Molti preferiscono aspettare le novità Nintendo piuttosto che cambiare console”.

Nel resto del mondo invece la storia è diversa: fuori dal Giappone, la PS5 resta uno degli oggetti più ambiti del Natale 2025, con lunghe file online e scorte esaurite nei mercati europei e statunitensi. In patria invece pesa ancora il dominio dei giochi legati a Nintendo e la diffusione capillare della portatile Switch.

Le reazioni degli analisti e cosa può fare Sony

“La riduzione del prezzo è solo una parte della strategia”, riconosce Hiroshi Takeda, analista intervistato da NHK. “Serve una visione sul lungo termine che passi da contenuti forti, alleanze locali e campagne mirate”. Solo allora – ammettono dentro Sony – si potrà capire se puntare su un cambio di messaggio o altri tagli.

Nel frattempo i numeri parlano chiaro: la PS5, pur avendo superato i 4 milioni di pezzi venduti in Giappone dal lancio (novembre 2020), fatica a tenere il passo con la Switch nei primi anni sul mercato domestico. E sembra crescere più l’interesse verso le offerte digitali che non per i dischi fisici: lo conferma anche l’aumento del 12% nelle vendite delle card prepagate PlayStation negli ultimi dieci giorni rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Un bivio cruciale per il futuro delle console in Giappone

In questa fase incerta per i consumi, Sony si trova davanti a una scelta importante: continuare a puntare sui prezzi bassi o provare a rilanciare con titoli esclusivi studiati per un pubblico locale sempre più esigente? Si ricordano ancora i giorni in cui PlayStation dominava per mesi gli scaffali di Mandarake e GEO; oggi però quella leadership sembra meno scontata.

I dati raccolti da Media Create mostrano prenotazioni settimanali sotto le 10.000 unità per i prossimi giochi PS5 giapponesi, segnale evidente che qualcosa si è rotto nel rapporto tra hardware Sony e consumatori locali.

Tra i neon dei quartieri dell’elettronica di Tokyo e le chiacchiere tra gli scaffali dei negozi resta una domanda aperta: quale sarà la prossima mossa di Sony per conquistare davvero il suo paese? Per ora la sfida resta aperta. E niente è ancora deciso.

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