Milano, 13 dicembre 2025 – In un mercato tecnologico che non smette mai di cambiare, micro macchine fotografiche, proiettori di storie e persino un microscopio tascabile sono ormai prodotti concreti, pensati per chi ama guardare il mondo da vicino. Non è solo una moda tra adolescenti o appassionati di novità, ma un settore che negli ultimi mesi ha catturato l’attenzione di genitori, studenti e curiosi di ogni età. L’idea – portare con sé esperienze visive e scoperte scientifiche – ha preso piede a Milano e, più in generale, in Italia, tra negozi di elettronica e laboratori scolastici.
Micro macchine fotografiche: il mondo nei dettagli più piccoli
Le micro macchine fotografiche sono arrivate sugli scaffali specializzati già dallo scorso agosto. A differenza delle classiche compatte, questi apparecchi stanno comodamente nel palmo della mano e spesso pesano meno di 50 grammi. Chi li compra principalmente? Ragazzi delle medie, ma non solo. Anna De Santis, che gestisce un negozio in Corso Buenos Aires, racconta: “Arrivano genitori in cerca di regali utili e insegnanti che li usano per attività creative”.
Alcuni modelli possono scattare fino a 500 foto con una sola carica. La risoluzione si ferma a 5 megapixel, ma qui conta soprattutto la libertà d’uso. “Non è una gara tra pixel – spiega De Santis – ma una questione di divertimento e voglia di provare”. I prezzi? Tra i 15 e i 35 euro.
Proiettori portatili: storie da guardare ovunque
I proiettori portatili hanno trovato posto nelle camere dei bambini e nelle biblioteche scolastiche. Pensati per i più piccoli – il modello più popolare è lungo appena sette centimetri – permettono di proiettare immagini su qualsiasi muro. Il funzionamento ricorda i vecchi View-Master, ma qui la tecnologia è digitale: dentro c’è una micro-SD con storie illustrate da leggere insieme.
Francesca Lombardi, insegnante elementare a Rozzano, li usa durante le ore di lettura. “I bambini si fissano sulle immagini, commentano con entusiasmo. Anche chi fa più fatica a leggere riesce a seguire meglio”, dice. Prezzi? Dai 19 ai 45 euro, a seconda delle storie incluse e della luminosità.
Microscopio tascabile: la scienza sempre in tasca
Il microscopio tascabile è stata la sorpresa dell’anno per scuole e famiglie appassionate di scienza. Piccolo abbastanza da entrare in tasca – pesa meno di 70 grammi e misura circa nove centimetri – offre un ingrandimento da 60x a 120x. Il modello più diffuso ha una lente in vetro ottico e funziona sia con batterie sia collegato al pc via USB.
L’Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Sperimentali segnala una crescita delle richieste dal 2023. “Durante le gite ogni studente può osservare foglie, pietre o fibre tessili sul posto. Ha cambiato il modo di insegnare”, spiega il presidente Carlo Riva.
Un punto spesso dibattuto resta la qualità delle immagini: non sono certo come quelle dei microscopi da laboratorio ma, dice Riva, “accendono la curiosità”. Il prezzo medio va dai 22 ai 38 euro.
Curiosità, scuola e collezioni
Spesso l’acquisto di queste micro tecnologie nasce dalla voglia di avere oggetti originali o per motivi didattici. In alcune scuole lombarde i micro proiettori sono diventati premi per concorsi di scrittura creativa; i microscopi invece vengono regalati agli studenti più bravi o usati per lezioni pratiche.
Negli ultimi due mesi alcune grandi catene (Mediaworld e Unieuro su tutte) hanno registrato un +17% nelle vendite rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le aziende produttrici – molte asiatiche ma anche italiane come Lisciani o Clementoni – hanno ampliato le offerte proprio per rispondere a questa domanda che mescola gioco e apprendimento.
Famiglie ed esperti: opinioni a confronto
Tra i genitori cresce l’idea che questi strumenti siano un modo furbo per allontanare i ragazzi dallo smartphone. “Mia figlia ora fotografa le piante invece di passare il tempo sui video”, racconta Paolo, padre di una ragazzina delle medie a Milano. Gli insegnanti parlano di una riscoperta dell’osservazione diretta.
Gli psicologi però mettono in guardia: “Le novità vanno bene ma serve sempre la guida degli adulti”, sottolinea la dottoressa Giulia Maffei dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia.
Un mercato che cresce ma non senza limiti
Il fenomeno delle micro tecnologie educative sembra destinato a durare ancora. Restano però qualche problema: batterie poco durature nelle fotocamere più economiche, materiali fragili nei microscopi low-cost. Eppure l’entusiasmo non cala: nelle vetrine natalizie spuntano confezioni colorate e offerte last minute.
Resta sul tavolo la domanda che si fanno tutti: questi oggetti serviranno davvero ad imparare o finiranno dimenticati in un cassetto? Come spesso accade con le tecnologie educative, lo capiremo solo col tempo. Intanto micro macchine fotografiche, proiettori portatili e microscopi tascabili viaggiano nelle tasche dei più curiosi, pronti a svelare nuovi dettagli del mondo intorno a noi.