Natale 2024: Festival, Installazioni e Videomapping dall’Italia dal Piemonte alla Puglia

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5 Dicembre 2025

Bari, 5 dicembre 2025 – Da Bari a Torino, passando per Firenze e le città di provincia, questo dicembre l’Italia si illumina con festival di luci, installazioni digitali e videomapping. Un fenomeno che, secondo amministrazioni e associazioni culturali, mette insieme innovazione e tradizione, portando migliaia di persone nei centri storici e anche nei quartieri meno centrali. La scelta, spiegano gli organizzatori, nasce sia dal voler rendere l’arte più accessibile sia dal bisogno di dare una spinta al turismo.

Videomapping e installazioni digitali: le città si trasformano

A Bari il Festival delle Luci, partito il 1° dicembre, accende il centro storico fino a Piazza del Ferrarese con giochi di luce e proiezioni sulle facciate dei palazzi antichi. Sono soprattutto i videomapping su Corso Vittorio Emanuele II a fare la differenza: ogni sera, dalle 18 alle 23, si alternano storie popolari e immagini suggestive. “Vogliamo una città viva, capace di attirare anche i giovani”, ha detto il sindaco Antonio Decaro all’inaugurazione. Nei bar della zona la gente è tra lo stupito e l’orgoglioso della propria città.

Spostandosi a nord, Torino conferma la sua tradizione con le “Luci d’Artista”, un appuntamento fisso che richiama turisti anche dall’estero. Oltre venti opere luminose firmate da artisti italiani e stranieri si trovano lungo Via Po e le vie principali della città. Quest’anno il Comune ha voluto puntare su temi ambientali: tra le installazioni più fotografate spicca un bosco in miniatura illuminato da led a basso consumo. “Rispetto per la storia ma attenzione al presente”, riassume Francesca Leon, assessore alla cultura. Davanti a Palazzo Carignano la folla conferma quanto questa manifestazione sia amata.

Dalla tradizione ai nuovi linguaggi digitali

A Firenze, il consueto F-Light Festival coinvolge Ponte Vecchio e le piazze vicine con proiezioni sulle facciate degli edifici. L’edizione di quest’anno è dedicata a Leonardo da Vinci: disegni, bozze e manoscritti prendono vita sui muri delle Gallerie degli Uffizi, mescolando arte rinascimentale e linguaggi digitali. Le installazioni saranno visibili fino all’Epifania e nei primi cinque giorni hanno già superato gli 80mila visitatori secondo la polizia municipale.

Anche città più piccole scelgono la luce per valorizzare i loro spazi. A Cuneo, da poco è partito “Illuminazioni Diffuse”: mercato coperto e parco della Resistenza sono animati da sculture luminose realizzate con materiali riciclati. “Vogliamo dimostrare che anche i quartieri meno frequentati possono diventare luoghi d’incontro grazie alla tecnologia digitale”, spiegano dall’associazione “Cuneo Vive”. Qui non si parla solo di arte ma anche di partecipazione cittadina.

Turismo e ricadute economiche per i territori

Il fenomeno cresce anche nei numeri. Secondo l’Ente Nazionale Italiano per il Turismo, nel 2024 gli eventi legati ai festival di luci hanno portato in Italia almeno 2 milioni di turisti tra dicembre e gennaio. Solo a Torino si stima un indotto vicino ai 12 milioni di euro fra pernottamenti e consumi. “Per molte attività queste settimane fanno davvero la differenza”, sottolinea Marco Vercelli della Confesercenti Piemonte. I ristoranti del centro sono spesso pieni fino all’ultimo posto nei weekend.

Anche l’aspetto sociale conta: in Puglia e Piemonte molti comuni organizzano laboratori gratuiti per bambini e famiglie. A Bari le scuole partecipano alla realizzazione di piccole opere luminose che poi vengono esposte in piazza Mercantile. “Ci piace pensare alla città come a una grande tela”, racconta l’artista barese Luca Pugliese.

Nuove sfide tra sostenibilità e sicurezza

Resta però aperto il tema dell’impatto ambientale. Gli organizzatori rispondono con lampade a led, orari ridotti per l’accensione delle luci e impianti alimentati da fonti rinnovabili. “La vera sfida sarà mantenere questi standard negli anni”, ammette l’assessora torinese Leon. Sul fronte della sicurezza, polizia locale e vigili del fuoco sorvegliano i luoghi più affollati: l’esperienza degli anni passati ha insegnato che bisogna evitare sovraffollamenti soprattutto nei fine settimana.

In fondo – tra giochi di luce proiettati sui muri delle nostre città – resta forte il desiderio di sentirsi parte dello stesso spazio, almeno per qualche minuto. E intorno a queste luci, al Nord come al Sud, ogni sera migliaia di persone ritrovano qualcosa di familiare: il senso di una festa urbana che cambia forma ma continua a parlare alla comunità.

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