Musei Statali Aperti a Natale e Capodanno: Visite Speciali il 24, 26 Dicembre, 1 e 6 Gennaio

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24 Dicembre 2025

Roma, 24 dicembre 2025 – Il 4 gennaio 2026 sarà la prima giornata dell’anno in cui cittadini e turisti potranno entrare gratuitamente nei musei statali italiani, grazie all’iniziativa #domenicalmuseo. Ormai un appuntamento fisso, coinvolge centinaia di luoghi della cultura in tutto il Paese, dal Colosseo agli Uffizi, passando per piccoli musei civici e siti archeologici meno conosciuti. La conferma è arrivata oggi dal Ministero della Cultura: “L’apertura gratuita della prima domenica del mese è un’occasione per avvicinare tutti al patrimonio nazionale”, si legge nella nota ufficiale.

Ingresso libero in tutta Italia il 4 gennaio

Nelle città più grandi si prevedono già code e prenotazioni online. A Roma, per esempio, il Colosseo e i Fori Imperiali saranno accessibili senza biglietto fino alle 16:30, orario di chiusura. “Aspettiamo una grande affluenza, come ogni anno – spiega un responsabile della Soprintendenza Speciale di Roma – soprattutto famiglie e turisti stranieri che sono ancora in città per le feste”. Anche Milano non sarà da meno: la Pinacoteca di Brera e il Museo del Novecento apriranno eccezionalmente gratis. A Firenze, le Gallerie degli Uffizi hanno annunciato che “per motivi di sicurezza l’accesso sarà limitato”, ma invitano comunque a prenotare online per evitare lunghe attese.

Una tradizione che fa numeri importanti

La domenica gratuita non è certo una novità: lanciata nel 2014, secondo i dati del MiC porta ogni mese più di 300.000 visitatori nei musei aperti senza biglietto. Solo a gennaio 2024 gli ingressi sono stati oltre 350mila. Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano lo ha ricordato sui social: “La cultura deve essere alla portata di tutti. Vogliamo che sempre più persone riscoprano i loro tesori”. Non sono però mancate critiche da parte di alcune associazioni di categoria, che segnalano difficoltà nell’organizzazione e nel gestire i flussi soprattutto nei piccoli musei.

Le novità del 2026: nuovi musei si aggiungono

Quest’anno il Ministero ha annunciato l’ingresso di nuove realtà museali. Tra queste il Museo del Mare di Trieste e il rinnovato percorso al Museo Egizio di Torino. Nei piccoli centri sono attesi visitatori nei musei civici come quello di Arezzo o la Pinacoteca Comunale di Ascoli Piceno. “Siamo pronti ad accogliere tutti con visite guidate gratuite”, dice Daniela Galli, direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Taranto. “Quando l’ingresso è libero cresce sempre la curiosità verso le nostre collezioni”.

Cosa sapere su orari e prenotazioni

La gratuità vale solo per il biglietto d’ingresso: restano a pagamento audioguide e mostre temporanee. In molti casi serve prenotare online sul sito ufficiale del museo o tramite il portale del Ministero della Cultura. Gli orari cambiano da città a città: a Napoli, per esempio, il Museo Archeologico Nazionale apre dalle 9 alle 19:30; a Venezia le Gallerie dell’Accademia chiudono alle 18. “Meglio informarsi prima – consiglia una guida turistica romana – così si evitano brutte sorprese davanti ai cancelli”.

Reazioni dai visitatori: entusiasmo e curiosità

L’apertura gratuita è stata accolta con entusiasmo da molte famiglie rimaste in città durante le vacanze invernali. “Siamo a Roma dai parenti – racconta Luisa Marini, insegnante da Reggio Emilia – e i miei figli non vedono l’ora di visitare finalmente il Pantheon”. Tra i turisti stranieri si aspettano flussi numerosi soprattutto nelle mete classiche dell’arte italiana. “Vogliamo approfittarne per scoprire qualche museo meno noto, quelli dove normalmente non andremmo”, confida una coppia francese davanti al Bargello.

Avvicinare tutti alla cultura pubblica

Secondo l’Istat, nel 2023 circa un italiano su quattro non ha messo piede in un museo neanche una volta all’anno. L’iniziativa #domenicalmuseo punta proprio a colmare questo gap culturale offrendo occasioni senza barriere economiche. Solo allora – tra una visita guidata e una pausa al bookshop – si capisce quanto la cultura possa essere davvero un bene comune. E se anche nel 2026 le prime domeniche del mese manterranno questo successo, saranno tanti quelli che varcheranno per la prima volta la soglia dei musei italiani senza sentirsi esclusi.

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