Moda in Giappone: dai kimoni all’Harajuku, una storia di contrasti e innovazione
La moda in Giappone è un fenomeno globale, ammirato per la sua audacia, la sua meticolosa attenzione ai dettagli e la sua capacità di fondere il sacro rispetto per la tradizione con l’innovazione più estrema. A differenza delle capitali della moda occidentali, dove le tendenze sono spesso dettate dall’alto, la moda in Giappone nasce principalmente dalla strada, da movimenti giovanili unici che riflettono le ansie, i sogni e la creatività della società. Dagli antichi kimoni alle silhouette post-apocalittiche, la moda in Giappone è un racconto di contrasti che affascina stilisti e appassionati di tutto il mondo. Questa guida esplora le icone, i luoghi e le curiosità che rendono la moda in Giappone un fenomeno così influente.
Le radici della moda in Giappone: kimoni e tradizione
Qualsiasi analisi della moda in Giappone deve iniziare dal kimono (着物, “cosa da indossare”). Questo indumento tradizionale non è solo un abito, ma un’espressione di status, stagione ed evento.
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Simbolismo: I motivi e i colori dei kimoni hanno significati precisi: i pini (matsu) rappresentano la longevità, mentre le stampe floreali indicano la stagione.
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Yukata: La sua versione più leggera e informale, lo yukata, è ampiamente utilizzato durante i festival estivi (matsuri) e nelle località termali (onsen), dimostrando che la tradizione resta una componente vitale.
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Influenza Occidentale: Dopo la Restaurazione Meiji (1868), l’apertura del Paese portò a una rapida adozione dell’abbigliamento occidentale, creando l’attuale dualismo della moda tra wafuku (abbigliamento tradizionale) e yofuku (abbigliamento occidentale).
Harajuku e shibuya: il cuore della street fashion in Giappone
Se Tokyo è la capitale della moda in Giappone, le strade di Harajuku e Shibuya ne sono il laboratorio creativo. Queste aree sono state l’incubatrice di look e tendenze giovanili che hanno trovato eco internazionale.
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Harajuku: La via Takeshita Dori è leggendaria per essere il luogo di nascita di movimenti come i Gothic Lolita (estetica vittoriana e innocente ma dai colori scuri), i Decora (uso massiccio di accessori colorati) e i Visual Kei (ispirati al rock e all’estetica androgina). Questo stile è pura espressione di libertà nella moda.
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Shibuya: Famosa per lo Shibuya 109, un centro commerciale che è un’istituzione per la moda giovanile femminile, in particolare per i movimenti Gyaru (estetica abbronzata e appariscente) che hanno dominato le tendenze negli anni ’90 e 2000.
I designer giapponesi che hanno plasmato la moda globale
La moda in Giappone ha avuto un impatto rivoluzionario sulle passerelle internazionali grazie a designer visionari.
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I Maestri Decostruttivisti: Figure come Rei Kawakubo (Comme des Garçons), Yohji Yamamoto e Issey Miyake hanno scosso il mondo della moda occidentale negli anni ’80 con silhouette asimmetriche, l’uso predominante del nero e la decostruzione dell’abito tradizionale, elevando la moda in Giappone a sinonimo di avanguardia intellettuale.
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Uniqlo: Sul fronte mass-market, Uniqlo ha portato il concetto di lifewear giapponese a livello globale, unendo qualità, funzionalità e un design minimalista, dimostrando la praticità che è intrinseca alla moda in Giappone.
5 curiosità sulla moda in Giappone che devi conoscere
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Uniformi Scolastiche Iconiche: Le uniformi scolastiche, specialmente la sailor fuku (uniforme alla marinara) sono onnipresenti nella cultura degli anime e manga e sono diventate un’icona della moda in Giappone giovanile.
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L’ossessione per i dettagli: La qualità sartoriale e l’attenzione ai tessuti sono maniacali, specialmente nel denim giapponese, considerato il migliore e il più costoso al mondo per le sue tecniche di tintura e tessitura.
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La cultura dei piedi: L’attenzione al dettaglio si estende anche alle calzature e ai calzini (tabi), che spesso sono abbinati in modo complesso all’abbigliamento e rappresentano una sottile forma di espressione della moda.
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La Moda di Seconda Mano (Furugi): A Shimokitazawa (Tokyo), la cultura dei negozi vintage è fiorente. I giapponesi sono maestri nel combinare capi second-hand con design d’alta moda.
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Genderless Fashion: In anni recenti, la moda in Giappone ha abbracciato con forza le tendenze genderless, con stili e abiti che sfidano le distinzioni binarie, un segno della sua continua evoluzione sociale e stilistica.
La moda in Giappone è, in definitiva, un dialogo costante tra passato e futuro, un luogo dove le regole esistono solo per essere abilmente infrante.