La famiglia Etro cede le quote: Rams Global, Swinger International e SRI Group entrano nel capitale con LCatterton maggioranza

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20 Dicembre 2025

Milano, 20 dicembre 2025 – Cambia il volto della moda intima italiana. Nel cuore del distretto tessile lombardo, LCatterton ha aperto le porte a tre nuovi soci: Rams Global, Swinger International e SRI Group. La notizia, arrivata questa mattina con un comunicato congiunto, segna un passo importante per i brand storici del settore. L’obiettivo? Rafforzare la presenza all’estero e spingere nuovi investimenti nella produzione. Il controllo però resta saldo nelle mani di LCatterton, che continua a detenere la maggioranza.

Nuovi soci per dare sprint alla crescita

A pochi giorni dal Natale, la notizia ha subito fatto il giro degli addetti ai lavori in via Borgonuovo: LCatterton allarga la squadra con tre partner di peso, portando capitali e competenze mirate a crescere su scala globale. Rams Global è un nome noto per la gestione dei brand e la distribuzione internazionale, con legami forti soprattutto in Medio Oriente. Swinger International arriva da Verona, dove da anni si muove nel settore dell’abbigliamento di fascia alta. SRI Group, infine, è specializzato in materiali innovativi, chiudendo così il cerchio del nuovo assetto.

Nel comunicato diffuso alle 9.15 si legge che gli investitori “aiuteranno a creare nuove sinergie industriali e ad accelerare l’espansione”, puntando soprattutto su export e piattaforme digitali. Un dirigente vicino all’operazione ha spiegato ad alanews.it: “È un rafforzamento studiato da tempo, che porterà valore aggiunto a tutta la filiera, dal design al punto vendita”.

LCatterton resta al timone

Nonostante l’ingresso dei nuovi partner di spicco, il timone rimane in mano a LCatterton, guidata da J. Michael Chu e Scott Dahnke. Secondo fonti finanziarie vicine all’affare, LCatterton manterrà oltre il 51% del capitale per assicurare continuità strategica e tenere saldo il baricentro in Italia. Nessun cambio ai vertici operativi: il CEO sarà ancora Stefano Beraldo, che negli ultimi anni ha guidato il rilancio dell’azienda.

Beraldo, contattato telefonicamente dopo la diffusione della nota, ha definito questo momento “importante in una fase delicata per il settore”. La concorrenza internazionale – soprattutto dalla Cina e dall’Est Europa – “costringe a fare sistema”, ha detto senza giri di parole. E ha aggiunto: “Con questi nuovi soci potremo investire su materiali innovativi e tecnologie digitali che prima sembravano fuori portata”.

Un investimento da decine di milioni

Le prime indiscrezioni raccolte nei corridoi finanziari milanesi parlano di un’operazione da decine di milioni di euro. Le cifre ufficiali non sono state svelate ma si dice che l’iniezione complessiva supererà i 50 milioni. La trattativa è stata chiusa nelle ultime settimane tra Milano e Londra dagli studi legali BonelliErede (per LCatterton) e Latham & Watkins (per Rams Global).

L’obiettivo dichiarato è rinnovare le linee produttive e spingere l’espansione nei mercati emergenti, con il Sud-est asiatico al centro dei piani. “Guardiamo con interesse anche all’America Latina”, ha confermato un dirigente di Swinger International. I nuovi piani industriali partiranno da gennaio.

Filiere più forti e posti di lavoro tutelati

Al centro dell’intesa c’è anche la questione dell’occupazione. Oggi la filiera lombarda – da Carpi a Gallarate – dà lavoro a quasi 6 mila persone tra produzione diretta e indotto. L’arrivo dei nuovi soci dovrebbe garantire maggiore stabilità ed evitare rischi di delocalizzazione che preoccupavano i sindacati locali.

“È un segnale positivo per tutto il distretto”, commenta Paolo Gatti della Filctem-Cgil Milano. “Ci aspettiamo investimenti non solo sulle macchine ma anche sulle competenze”. La tabella di marcia prevede un piano formativo entro giugno 2026; parallelamente prenderanno il via progetti su tracciabilità dei materiali e sostenibilità ambientale.

I sindacati però vogliono garanzie concrete sull’occupazione: una prima riunione è fissata per il 12 gennaio nella sede di Confindustria.

Le prossime mosse sul tavolo

Questa operazione — che sarà ufficializzata nei primi mesi del 2026 davanti a un notaio milanese — punta a consolidare LCatterton come uno dei leader europei nella moda intima e nell’abbigliamento funzionale. La nuova compagine azionaria promette inoltre uno sprint nell’e-commerce e nella distribuzione omnicanale.

Il settore aspetta ora fatti concreti: solo allora si capirà quanto questa alleanza riuscirà davvero a trasformare le promesse in occupazione reale e rilancio produttivo. Intanto tra dipendenti e fornitori resta prudenza: “Aspettiamo risposte già a gennaio”, confidano dal reparto confezioni dello stabilimento principale.

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