Italia e Giappone rafforzano l’alleanza strategica: Indo-Pacifico protagonista nella nuova visione di Roma

Sara Gelmini

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11 Dicembre 2025

Roma, 11 dicembre 2025 – Stamattina, poco dopo le 8, si è tenuta una videoconferenza di quasi un’ora tra il ministro della Difesa Guido Crosetto e il suo omologo giapponese, Shinjirō Koizumi. L’incontro ha rinsaldato i rapporti tra Italia e Giappone sulla sicurezza internazionale, in un clima definito dal ministero come “di grande collaborazione”. Una partnership che sta assumendo sempre più importanza nello scenario globale.

Roma e Tokyo sempre più vicine su sicurezza e difesa

Il confronto, avvenuto da remoto tra la sede del ministero della Difesa italiano a via XX Settembre e quella giapponese a Kasumigaseki, ha messo al centro la crescente interdipendenza tra sicurezza euro-atlantica e indo-pacifica. Un tema che negli ultimi mesi è entrato con forza nelle agende dei vertici NATO. Crosetto ha sottolineato – come riportato dalla nota ufficiale – che “quello che succede in Ucraina non può essere separato dalle dinamiche del Pacifico”. Koizumi ha parlato invece di una “comune percezione delle minacce e delle sfide”.

Fonti vicine al ministro spiegano che si guarda alle tensioni nell’Indo-Pacifico come un riflesso diretto sulla stabilità europea, e viceversa. Da qui nasce per l’Italia la consapevolezza che il rapporto con il Giappone è ormai uno dei pilastri della sua politica internazionale.

Dall’Ucraina a Taiwan: le crisi che uniscono

Nel corso della videoconferenza sono stati affrontati temi cruciali. La guerra in Ucraina resta il nodo centrale per l’Italia. Koizumi ha richiamato l’attenzione sulla situazione nello stretto di Taiwan, sottolineando come “le sorti di quell’area riguardino anche la comunità euro-atlantica”. Un riferimento non casuale, vista la tensione tra Pechino e Washington.

Fonti diplomatiche confermano che entrambi i ministri hanno convenuto sulla necessità di rafforzare “i canali di consultazione e la cooperazione operativa”, soprattutto in materia di difesa cibernetica e protezione delle infrastrutture essenziali. Passaggi in linea con le indicazioni emerse dagli alleati NATO a Oslo lo scorso novembre.

Industria militare e scambi tecnologici

Altro punto caldo quello legato all’industria della difesa. Crosetto ha evidenziato l’intenzione italiana di espandere i progetti comuni, citando programmi già attivi come il Global Combat Air Programme (GCAP) e gli sviluppi congiunti nel settore missilistico. La partnership con Tokyo apre “strade importanti per scambi tecnologici e industriali”, fondamentali per la sicurezza reciproca.

Koizumi ha definito la collaborazione con Roma “una risorsa preziosa per innovazione e formazione delle forze armate”. Nei prossimi mesi sono previsti nuovi incontri tecnici su intelligenza artificiale applicata alla difesa e sistemi anti-drone.

Una postura globale per la politica estera italiana

Questa videoconferenza riflette una linea precisa: Roma vuole farsi sentire non solo nell’ambito atlantico, ma anche nell’area indo-pacifica. Dal ministero spiegano che la strategia italiana “non può più guardare solo al Mediterraneo”, perché minacce globali come i cyber-attacchi o i problemi alle catene logistiche chiedono nuovi equilibri.

Intanto, si lavora alla missione ufficiale di Crosetto a Tokyo prevista entro il primo trimestre 2026. Ancora senza date certe, ma nel suo entourage si parla già di “viaggio pianificato nei dettagli”, con l’obiettivo di dare continuità ai dialoghi sulla sicurezza condivisa e aprire nuovi progetti bilaterali anche nel campo accademico.

Reazioni e prospettive

La notizia dell’incontro ha avuto risalto anche in Parlamento. Nel corso della mattinata sono arrivate le prime reazioni: per l’onorevole Marco Foti (PD) “l’alleanza con il Giappone dimostra che l’Italia può giocare un ruolo da protagonista su più fronti”. Più prudente invece l’esponente di Fratelli d’Italia, Giulia Sanna, che chiede “maggiore chiarezza sugli investimenti militari”.

In sintesi, oggi si è fatto un passo avanti verso una diplomazia della sicurezza a più livelli. L’alleanza tra Roma e Tokyo diventa uno snodo fondamentale per il futuro ruolo internazionale dell’Italia. E secondo un collaboratore del ministro Crosetto – poche ore dopo la fine dell’incontro – “le sfide globali richiedono risposte comuni, senza confini geografici.”

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