Il guardaroba rivoluzionario di Brigitte Bardot: dallo scollo alla Bardot al bikini a St Tropez

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28 Dicembre 2025

Saint-Tropez, 28 dicembre 2025 – Brigitte Bardot, vera icona del cinema francese, ha cambiato per sempre il modo di vivere l’estate a Saint-Tropez negli anni Cinquanta. Ha dato il via a una piccola rivoluzione di stile fatta di libertà, spensieratezza e, soprattutto, piedi nudi. In quegli anni, tra le strade assolate del borgo provenzale, la diva ha scelto di lasciarsi alle spalle le vecchie regole. «Mi sentivo soffocare nei vestiti formali», confessò in un’intervista degli anni Ottanta. Camminando scalza sul porto, Bardot ha lasciato un segno indelebile – anche nella moda.

Bardot e Saint-Tropez: l’estate che cambiò tutto

All’inizio degli anni Cinquanta, Brigitte Bardot arriva per la prima volta a Saint-Tropez con la famiglia. All’epoca il posto era poco più di un villaggio di pescatori, niente a che vedere con la località mondana che conosciamo oggi. Eppure, anche in quel piccolo contesto, l’attrice impone il suo stile: gonne leggere, camicie annodate in vita e piedi scalzi che non passano inosservati agli occhi dei residenti. Qualcuno mormora – «La ragazzina di Parigi gira senza scarpe» – mentre altri restano semplicemente curiosi.

Il successo del film “E Dio… creò la donna”, nel 1956, trasforma Saint-Tropez in un simbolo della dolce vita a livello mondiale. Migliaia di giovani si lasciano conquistare dal look Bardot. Alberghi storici come il Byblos iniziano ad accogliere registi, scrittori e artisti da ogni parte. Nel giro di pochi anni la cittadina si riempie di celebrità e lo stile della diva – capelli scompigliati e abiti leggeri – diventa un vero e proprio fenomeno europeo.

Le ballerine Repetto: nate per camminare libere

L’idea delle ballerine nasce proprio dal fastidio che la diva provava verso le scarpe tradizionali. Secondo quanto racconta la maison Repetto, nel 1956 Bardot si rivolge direttamente a Rose Repetto, famosa artigiana parigina. «Voglio delle scarpe leggere come quelle da danza classica ma fatte per camminare in strada», avrebbe detto l’attrice.

Così nasce la Cendrillon, una scarpa bassa e flessibile ispirata alle scarpette da danza. Il modello debutta ufficialmente sul set del film che fa esplodere la fama della Bardot nel mondo. Da quel momento le ballerine diventano un simbolo di eleganza rilassata e femminilità semplice. In poco tempo – tra Parigi e Costa Azzurra – sono migliaia le ragazze che vogliono “le scarpe della Bardot”.

Un’eredità ancora viva

Oggi le ballerine Repetto si vendono in tutto il mondo e ci sono boutique dedicate nelle principali capitali europee e asiatiche. Il marchio conferma: «Le richieste per il modello Cendrillon aumentano ogni anno tra maggio e settembre, soprattutto da parte delle turiste straniere». A Saint-Tropez, in rue Gambetta, il negozio Repetto espone una copia autografata dall’attrice stessa. «Arrivano ragazze dalla Scandinavia e dal Giappone solo per vedere dove Bardot camminava scalza», racconta Anne Dupuis, commerciante locale.

L’influenza della diva va oltre l’abbigliamento: anche lo stile di vita rilassato che portava avanti – giornate lunghe al mare, cene informali con amici artisti – è diventato parte dell’identità del luogo. Dal 2018 il municipio ha intitolato una passeggiata sul lungomare proprio a lei, con foto d’epoca e frasi tratte dalle sue interviste.

Il ricordo degli abitanti: “Sembrava tutto nuovo”

Chi c’era non dimentica quel primo incontro con quella giovane attrice arrivata da Parigi. Jacques Blanchard, 83 anni oggi ed ex pescatore del porto vecchio, sorride pensando all’estate del ’55: «La vedevamo sempre scalza sulla sabbia – all’inizio ci sembrava strana. Ma poi tutti hanno cominciato a farlo». Non fu solo questione di moda: Bardot portò un’idea nuova di gioventù e leggerezza.

Nel tempo Saint-Tropez è cambiata parecchio – boutique esclusive hanno preso il posto dei vecchi negozi –, ma quella sensazione di libertà è rimasta nell’aria. Al tramonto sul molo Jean Réveille qualcuno ancora ricorda le prime passeggiate senza scarpe della diva. Non era solo uno stile: era un modo diverso di vivere il mondo.

Saint-Tropez oggi vive ancora su quell’eredità fatta di piccoli gesti rivoluzionari – una gonna al vento, una risata sincera o semplicemente due piedi nudi sulla sabbia bianca della spiaggia della Ponche.

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