Firenze, 2 dicembre 2025 – Questa mattina, nell’atrio dello storico teatro di piazza Vittorio Gui, il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e la Scuola di Musica di Fiesole hanno lanciato un nuovo progetto comune dedicato ai giovani musicisti della zona. L’iniziativa prenderà il via da gennaio 2026 e vuole offrire a studenti e neodiplomati un contatto diretto con il mondo professionale, attraverso laboratori, prove aperte e coinvolgimenti nelle produzioni della stagione lirica.
Un ponte per i talenti under 30
A firmare l’accordo sono stati i direttori Alexander Pereira per il Maggio e Alina Company per la Scuola Fiesole. L’obiettivo è chiaro: mettere i ragazzi in mezzo alla vita di un grande teatro e farli lavorare fianco a fianco con i professori d’orchestra. “L’idea è semplice – ha detto Pereira davanti a un pubblico di allievi –, vogliamo dare loro la prima vera esperienza sul palcoscenico, in un ambiente professionale”.
Sono circa 120 i giovani coinvolti ogni anno, tra violinisti, violoncellisti, fiati e cantanti lirici. Alcuni fungeranno da tutor, affiancando le prime parti dell’orchestra durante le prove; altri saranno scelti per ruoli minori nelle opere in programma. “Non si tratta solo di lezioni o masterclass – ha aggiunto Company – ma di un’immersione completa nella pratica reale”.
Come si svolge il percorso
Il progetto prevede una serie di laboratori settimanali che si terranno nei locali del Maggio a partire dal 10 gennaio 2026. Gli studenti della Scuola Fiesole potranno assistere alle prove generali delle opere, suonare insieme ai professori in formazioni miste e partecipare a incontri con registi, direttori d’orchestra e tecnici del teatro.
Una novità importante riguarda l’inserimento di alcuni giovani musicisti nell’orchestra già dalla stagione primaverile, in produzioni come “La Bohème” e “Falstaff”. Questi saranno seguiti da tutor esperti per tutto il periodo delle prove e degli spettacoli. “È una grande responsabilità – commenta Emma Rossi, violinista ventunenne iscritta alla Scuola –, ma anche un modo unico per capire cosa significa suonare con tempi serrati e aspettative alte”.
Opportunità reali e vantaggi per la città
Sul fronte delle possibilità lavorative, Maggio e Scuola Fiesole sottolineano che il progetto nasce proprio per rispondere all’esigenza crescente dei giovani diplomati di fare esperienza concreta. “Sempre più spesso vediamo ragazzi che escono con voti alti ma faticano a trovare spazio – ammette Pereira –, perché manca quel passaggio pratico fondamentale”.
Non è solo una questione di lavoro: secondo gli organizzatori, la presenza dei giovani nei teatri aiuta anche a rinnovare il pubblico e a rafforzare il legame tra istituzioni culturali e territorio.
L’iniziativa conta sul patrocinio del Comune di Firenze e della Città Metropolitana. “Investire nella cultura vuol dire puntare sul futuro – ha detto l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi –, soprattutto quando si creano occasioni concrete per i nostri ragazzi”. Per la prima volta alcune recite saranno proposte anche in versione ridotta nelle scuole della provincia fiorentina.
L’entusiasmo dei giovani e cosa verrà
L’entusiasmo fra gli studenti presenti era tangibile: qualcuno si scambiava battute nervose aspettando i dettagli, altri già chiedevano come candidarsi. “Era quello che aspettavamo – racconta Riccardo Bianchi, trombettista –, vedere come funziona davvero un grande teatro fa la differenza nella nostra crescita”.
Il progetto congiunto tra Maggio Musicale Fiorentino e Scuola Fiesole è uno dei primi tentativi strutturati in Italia per avvicinare studenti delle superiori e neodiplomati al mondo musicale cittadino. Gli organizzatori hanno promesso che se il progetto funzionerà bene verrà esteso anche ad altre città toscane.
Un’opportunità preziosa che potrebbe trasformare per tanti giovani talenti la passione in un vero mestiere.