Milano, 8 dicembre 2025 – I contratti future su gennaio hanno chiuso oggi con un rialzo vicino all’1% sui principali mercati europei, in una giornata caratterizzata da una reazione misurata ma evidente tra gli operatori. La mattinata è partita con un clima di attesa nelle sale di Piazza Affari, Francoforte e Londra. Poi, intorno alle 11, i prezzi dei future su gennaio hanno iniziato a salire, sospinti soprattutto da ordini in arrivo dagli investitori istituzionali.
Mercati in lieve rialzo: cosa sta succedendo
Secondo i dati di Borsa Italiana, il mini rally ha coinvolto in particolare i future sul Ftse Mib e sull’Eurostoxx 50. La crescita si avvicina all’1%, secondo le rilevazioni Refinitiv delle 12.30. Nel dettaglio, il future sul Ftse Mib con scadenza a gennaio è passato dai 31.950 punti della chiusura precedente ai picchi di metà giornata intorno a 32.230 punti, per poi stabilizzarsi poco sotto a quota 32.180.
Un operatore di una grande banca d’affari milanese, che preferisce restare anonimo perché non autorizzato a parlare pubblicamente, racconta così il clima: “Le aspettative su un taglio dei tassi BCE nel primo trimestre del 2026 stanno dando sostegno ai volumi. Niente euforia, però: gli investitori si stanno muovendo con cautela”. Un sentimento confermato anche nelle sale trading delle banche estere con sedi a Londra.
Perché i future stanno salendo
Gli analisti spiegano che dietro questo movimento ci sono soprattutto le nuove indicazioni sulle prospettive economiche. Nei giorni scorsi la Banca Centrale Europea ha lasciato fermi i tassi, ma alcune dichiarazioni di membri del board – tra cui Philip Lane – hanno rilanciato le speranze di possibili interventi nel primo semestre del 2026. Così chi gestisce portafogli azionari e obbligazionari si muove per anticipare quella rotazione degli asset che solitamente arriva in queste fasi.
“La volatilità resta bassa – dice Paola Galli, strategist di Mediobanca – ma c’è una leggera spinta al rialzo sui future, soprattutto dai desk internazionali”. Anche i volumi lo confermano: più alti rispetto alla media di novembre, ma ancora lontani dai livelli raggiunti in primavera.
Cosa succede in Borsa e tra gli investitori
In Italia si sono fatti sentire anche i movimenti sui titoli bancari, da Unicredit a Intesa Sanpaolo, che hanno aperto bene salvo poi ritracciare leggermente verso mezzogiorno. A muovere il mercato sono stati soprattutto i grandi fondi e le Sgr straniere che usano i future per coprire o bilanciare le posizioni in portafoglio. “In queste fasi si cerca più copertura che speculazione vera e propria”, spiega un gestore romano.
Gli investitori privati restano invece prudenti. Molti aspettano segnali più chiari dalla BCE e dati aggiornati sull’economia prima di schierarsi in modo netto su gennaio o febbraio. Nei forum online si discute se questa mini-fiammata durerà fino alla prossima settimana o se si spegnerà prima delle riunioni delle banche centrali previste tra il 15 e il 20 dicembre.
Cosa aspettarsi nelle prossime settimane
Il rialzo dei contratti future su gennaio conferma la fase di attesa che caratterizza i mercati europei alla fine del 2025: i volumi salgono ma la prudenza resta alta dopo un autunno turbolento. Secondo Bloomberg, molti strategist delle grandi case d’investimento attendono ora indicazioni più nette sulle politiche monetarie e sui primi dati economici di dicembre per capire se il rally può andare avanti anche dopo Natale.
Sul fondo però resta l’incognita geopolitica. Dalle tensioni in Medio Oriente alle elezioni americane di novembre prossimo anno, tanti fattori mantengono alta la guardia degli investitori. Solo allora – dicono alcuni esperti – si potrà capire se l’attuale recupero dei future segna l’inizio di un nuovo ciclo o è solo un aggiustamento tecnico di fine anno.
Per ora la situazione è questa: future su gennaio in crescita moderata, investitori cauti e nessuna corsa all’acquisto. La parola passa ai prossimi dati economici e alle mosse della BCE.