Tokyo, 12 dicembre 2025 – Questa mattina, intorno alle 7.33 ora locale, un terremoto di magnitudo 6.7 ha scosso la zona settentrionale del Giappone, provocando un’allerta tsunami che è stata poi revocata dopo alcune ore. L’epicentro è stato individuato al largo della costa di Hokkaido, vicino a Nemuro, in un’area da sempre sotto stretto controllo per i rischi sismici. Le autorità hanno invitato alla prudenza, ma per ora non si registrano né vittime né danni gravi.
Scossa forte avvertita fino a centinaia di chilometri
La scossa – lunga e intensa, dicono i testimoni – si è fatta sentire chiaramente anche a Sapporo e in altre città lungo la costa nord dell’arcipelago. Molti abitanti sono stati svegliati di colpo dal tremore e dal rumore degli oggetti che cadevano. “Ho sentito il letto muoversi, ho pensato fosse un brutto sogno”, racconta Junko Watanabe, impiegata, raggiunta telefonicamente a Kushiro.
Pochi minuti dopo il sisma, l’Agenzia meteorologica giapponese (JMA) ha lanciato l’allerta tsunami per l’est di Hokkaido. Le tv locali hanno subito trasmesso messaggi d’emergenza invitando chi era vicino alle coste a salire ai piani alti o a spostarsi verso l’interno. Ma alle 8.15, meno di un’ora dopo, la stessa JMA ha annunciato che il rischio era cessato: i sensori non avevano registrato variazioni significative nel livello del mare.
Nessun danno serio, ma controlli in corso
Durante la mattinata le squadre di soccorso hanno ispezionato edifici pubblici e strade principali nella zona colpita. Polizia e vigili del fuoco di Nemuro e Abashiri confermano che non ci sono crolli né feriti gravi. Qualche danno lieve invece è stato segnalato in edifici più vecchi: vetri rotti e crepe nei muri. Per precauzione, la circolazione ferroviaria sulla linea JR Hokkaido è stata bloccata per circa un’ora per controllare i binari.
Il premier Fumio Kishida ha seguito la situazione dalla sua residenza ufficiale, aggiornandosi costantemente con i governatori delle prefetture interessate. “La sicurezza dei cittadini viene prima di tutto – ha detto nel primo incontro con la stampa –, chiediamo a tutti di restare vigili in caso di nuove scosse”. Nel frattempo il Ministero dei Trasporti ha disposto controlli negli impianti portuali lungo la costa orientale.
Un Paese sempre sul chi vive
Il Giappone si trova sulla “cintura di fuoco” del Pacifico, una delle zone più soggette ai terremoti al mondo. Solo nell’ultimo anno, secondo la JMA, sono state registrate oltre 150 scosse sopra magnitudo 5 sull’arcipelago. Il timore di uno tsunami è sempre vivo nei giapponesi – il ricordo del disastro del 2011 è ancora forte – anche se questa volta la situazione si è risolta senza danni.
Gli esperti spiegano che il terremoto è stato causato dallo spostamento della placca pacifica sotto quella nordamericana, un fenomeno noto in questa area. “Non bisogna mai abbassare la guardia – avverte Hiroshi Nakagawa della JMA –, ogni evento così intenso va monitorato con attenzione”. Per precauzione alcune scuole a Nemuro e in altre zone di Hokkaido sono rimaste chiuse oggi.
Le reazioni della gente
In città come Kushiro e Nemuro, stamattina le strade erano insolitamente deserte. Molti hanno preferito restare a casa fino all’annuncio ufficiale della fine dell’allerta tsunami. Chi invece è uscito lo ha fatto con cautela: “Non ci abitueremo mai davvero a questi terremoti”, dice Keiji Matsuda, titolare di un piccolo negozio in centro.
I controlli continuano su strutture delicate come ospedali, scuole e centrali elettriche. Nel complesso però la situazione sembra sotto controllo. Le autorità ricordano che dopo scosse forti possono arrivare altre più leggere: serve quindi stare all’erta nelle prossime ore.
Fino ai prossimi aggiornamenti ufficiali resta alta l’attenzione tra cittadini e istituzioni nell’isola settentrionale del Giappone, dove oggi si è seguito tutto con gli occhi fissi sui bollettini della JMA e con la mente pronta ad affrontare eventuali repliche.