Milano, 21 dicembre 2025 – Giglio Group cambia pelle. La società milanese, tra i nomi più importanti nel panorama italiano dell’e-commerce e dei servizi digitali legati alla moda, ha annunciato oggi l’ingresso di Rams Global, Swinger International e SRI Group nel capitale. L’operazione, resa nota questa mattina con una nota agli investitori, porta anche a un rafforzamento del controllo da parte di LCatterton, il fondo internazionale specializzato nei beni di consumo, che diventa azionista di maggioranza. Dalla sede di via Vincenzo Monti fanno sapere che si punta a dare slancio alla crescita sui mercati esteri e a velocizzare la trasformazione digitale delle piattaforme proprietarie.
Nuovi soci per spingere la crescita digitale
L’accordo è stato firmato ieri sera a Milano e ha ricevuto il via libera dal consiglio d’amministrazione guidato da Alessandro Giglio. Le tre nuove realtà entrano con quote di minoranza, mentre il comando resta nelle mani di LCatterton. Fonti vicine alla trattativa spiegano che Rams Global, grande gruppo asiatico attivo nel retail online, e SRI Group, operatore logistico con base a Istanbul, porteranno know-how tecnologico e una presenza distributiva solida nei loro mercati. La società italiana Swinger International, esperta nella produzione e vendita di abbigliamento premium – tra i suoi marchi ci sono Just Cavalli e Versace Jeans Couture – offrirà “sinergie produttive e una filiera più corta, soprattutto nel segmento della moda giovane”, si legge nella comunicazione interna.
“Questa alleanza rappresenta una svolta importante – ha detto lo stesso Alessandro Giglio, amministratore delegato –. Siamo certi che lavorare con partner internazionali del calibro di Rams Global e SRI ci aiuterà a rispondere alle esigenze di clienti sempre più esigenti. LCatterton continuerà a tracciare la strada strategica”.
LCatterton sale in maggioranza: i dettagli dell’operazione
La società ha comunicato che dopo l’aumento di capitale LCatterton salirà al 55% (prima era al 42%). Il resto del capitale si dividerà così: Rams Global al 12%, Swinger International al 7%, SRI Group al 5%, mentre il restante 21% resterà in mano agli investitori storici e al management. Il valore complessivo del gruppo è intorno ai 280 milioni di euro, cifra che secondo analisti finanziari milanesi riflette bene le potenzialità internazionali dell’azienda.
Non è solo una questione di numeri: i nuovi soci avranno posti nel consiglio d’amministrazione, ma la guida operativa non cambierà. Nei prossimi giorni sono attese le prime nomine; fonti interne dicono che Rams Global porterà un consigliere con esperienza nei mercati asiatici, mentre SRI metterà sul tavolo competenze logistiche. “L’obiettivo è chiaro – ha commentato ieri sera un rappresentante LCatterton dopo l’incontro riservato –: accelerare l’esecuzione dei progetti e presidiare i mercati chiave. La crescita viene prima delle formalità”.
Le reazioni dei mercati e le prospettive per Giglio Group
La notizia è stata accolta con favore dagli operatori finanziari: oggi, all’apertura di Piazza Affari, il titolo Giglio Group ha guadagnato il 4,2% alle 11.30, arrivando a 3,07 euro per azione. Un segnale forte che il mercato approva le mosse del nuovo assetto azionario. “Gli investitori apprezzano il fatto che si punti su soci industriali e non solo su finanziatori”, spiega Andrea Vismara, analista di Equita Sim. “Il settore dell’e-commerce ora chiede scalabilità e competenze specifiche: questa squadra risponde proprio a queste esigenze”.
Secondo i piani illustrati al board, i primi risultati concreti dall’ingresso dei nuovi partner arriveranno già nel primo trimestre del 2026, con l’avvio di piattaforme logistiche tra Milano, Istanbul e Shanghai. Inoltre è previsto un aumento degli investimenti in innovazione digitale (15 milioni nei prossimi 18 mesi) e la creazione di una nuova divisione per gestire i marketplace esteri.
Moda ed e-commerce: come cambia lo scenario italiano
Con un’e-commerce italiano in crescita costante (+13% nel 2025 secondo Netcomm), questa operazione mette Giglio Group tra i protagonisti capaci di integrare servizi digitali e controllo della filiera produttiva. Un modello che segue da vicino le tendenze europee ed è pensato per reggere la sfida contro i giganti globali.
Dal quartier generale milanese fanno sapere: “Per noi conta mantenere viva l’identità italiana ma guardiamo ai clienti internazionali”. Il prossimo obiettivo? “Rafforzare la presenza in Medio Oriente e Sud Est Asiatico, dove Rams Global può fare davvero la differenza”. Tutto lascia immaginare nuovi movimenti importanti nel settore nei prossimi mesi.
Intanto dai corridoi di via Vincenzo Monti arriva ottimismo vero: “Lavoreremo duro ma siamo pronti alla sfida”, confida un dirigente. Solo il tempo dirà quanto peserà questo nuovo capitolo nella storia della moda digitale italiana.