Roma, 25 dicembre 2025 – Il Natale a Roma si è acceso con una lunga serie di eventi: concerti, mostre, spettacoli, passeggiate e fuochi d’artificio. Una vera maratona che è partita all’alba e non si è fermata fino a sera, coinvolgendo tanto il centro quanto i quartieri più periferici. La città ha risposto con entusiasmo, come confermano i numeri dell’assessorato alla Cultura: migliaia di romani e turisti hanno riempito piazze e musei. Una giornata intensa, iniziata sotto un cielo grigio ma animata da un’insolita voglia di uscire e stare insieme. Roma ha scelto di festeggiare unita, cosa che non succedeva spesso negli ultimi anni.
Musica in piazza e concerti nelle chiese
Già dalle 10 del mattino, l’area intorno al Colosseo si è riempita per il primo concerto: l’Orchestra di Santa Cecilia ha dato il via alla festa con un programma classico, accompagnata da applausi e qualche sciarpa alzata. Poco dopo mezzogiorno, nella Basilica di San Giovanni in Laterano cori polifonici e voci bianche hanno incantato i presenti. Il cardinale De Blasi, a fine esibizione, ha sottolineato: “La musica mette insieme chi canta e chi ascolta, senza guardare a lingua o provenienza.”
Nel pomeriggio la piazza di Testaccio si è trasformata in un piccolo palcoscenico popolare. Dalle 16 si sono alternati gruppi folk e band romane emergenti con brani natalizi e pezzi originali. Non sono mancati omaggi a Lucio Dalla e una versione improvvisata di “Roma Capoccia”, accompagnata da cori spontanei dal pubblico. Gli organizzatori stimano circa 3mila persone tra le 16 e le 19.
Mostre gratuite e musei aperti
Anche la cultura ha avuto il suo spazio: diversi musei civici hanno aperto gratuitamente le porte. Tra questi Palazzo Braschi e il Museo di Roma in Trastevere. La mostra “Luci e Ombre nella Roma di Caravaggio”, inaugurata settimana scorsa, ha visto oltre duemila visitatori tra le 13 e le 18. File ordinate, passi lenti davanti ai quadri e qualche selfie rubato sotto i lampadari antichi. “Sono venuta da Torino proprio per questa mostra,” ha detto Elisa Fontana, insegnante in pensione. “A Natale vedere Roma così viva non te lo aspetti proprio.”
Ai Musei Capitolini i turisti arrivavano a ondate. Un gruppo di ragazzi americani con cappelli rossi spiegava ai compagni la differenza tra una copia romana e l’originale greco: dettagli che raccontano bene l’atmosfera della giornata — curiosità senza fretta.
Spettacoli itineranti e teatro all’aperto
Su via dei Fori Imperiali acrobati su trampoli e attori in costume rinascimentale hanno animato il pomeriggio tra le 15 e le 18 con piccoli spettacoli organizzati dalla compagnia “I Viandanti”. “Abbiamo scelto l’aria aperta,” ha raccontato il regista Massimo Lotti, “per portare la commedia dove passano le famiglie. Niente barriere tra palco e pubblico.”
A poca distanza, davanti alla fontana delle Naiadi, uno spettacolo di burattini ha attirato bambini e adulti. Attorno alla pedana improvvisata si è formata una folla silenziosa; qualche applauso fuori tempo libero e le risate dei più piccoli hanno scandito il pomeriggio.
Passeggiate guidate tra storia e mercatini
In parallelo alle performance artistiche, diverse associazioni culturali hanno organizzato passeggiate guidate nei rioni storici della città. Dalla Garbatella a Monti piccoli gruppi con auricolari hanno scoperto aneddoti sulle vecchie botteghe o sulle famiglie nobili che abitavano quei palazzi storici. A Campo de’ Fiori alle 17 la guida Giulia Rossi ha mostrato ai visitatori la casa dove Pier Paolo Pasolini scrisse alcune delle sue poesie più famose.
Alcuni mercatini hanno prolungato l’orario fino a dopo le 20: bancarelle piene di artigianato locale e dolciumi tipici natalizi. Tra i più affollati quello di Piazza Navona: chi cercava un presepe artigianale ha dovuto mettere un po’ di pazienza.
Fuochi d’artificio sul Lungotevere
Il gran finale è arrivato alle 21.30 sul Lungotevere: due piattaforme galleggianti davanti a Ponte Sant’Angelo hanno sparato fuochi d’artificio che per dieci minuti hanno acceso il cielo sopra il Tevere. Occhi puntati all’insù, telefoni alzati per immortalare lo spettacolo. Il momento più applaudito è stato quando una stella tricolore si è disegnata sopra la cupola di San Pietro. “Un attimo per sentirsi davvero parte della città,” ha commentato Marta Carli, studentessa di Ostia.
Così Roma si è regalata un Natale condiviso. Tra musica, arte e quel cielo che brillava sopra i sampietrini è tornata a raccontarsi con semplicità: una città che – almeno per un giorno – ha camminato insieme.