Borsa Milano Sale del 0,46% con Campari e Generali in Crescita, Mediobanca in Rally Mps Debole

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2 Dicembre 2025

Milano, 2 dicembre 2025 – Le azioni delle principali banche italiane si sono divise oggi a Piazza Affari, con movimenti contrastanti. A spingere il mercato, da un lato, alcune valutazioni positive; dall’altro, qualche presa di beneficio. In mattinata, Unicredit e Intesa Sanpaolo hanno messo a segno rialzi evidenti, sostenuti dal rinnovato interesse degli analisti internazionali. Tra i titoli migliori del settore spicca Mediobanca, mentre la giornata è apparsa più fiacca per Monte dei Paschi di Siena.

Banche sotto i riflettori dopo i giudizi degli analisti

Torna sotto i riflettori Unicredit, dopo che diversi grandi istituti finanziari stranieri, come JP Morgan e Barclays, hanno alzato target price e giudizi sul titolo. Nel corso della mattina il prezzo è oscillato tra 30,10 e 30,48 euro, per poi stabilizzarsi poco sopra i 30 euro intorno alle 13:00. Un segnale che conferma il momento favorevole per la banca guidata da Andrea Orcel: il titolo ha guadagnato più del 40% da inizio anno. Bene anche Intesa Sanpaolo, che ha beneficiato sia dell’attesa per i prossimi dati trimestrali sia dalle politiche di remunerazione agli azionisti. “Il settore bancario italiano si mostra resistente in questa fase – ha spiegato un analista milanese intervistato da alanews.it – anche grazie all’effetto positivo dei tassi sul margine d’interesse”.

Mediobanca in evidenza, bene i dati trimestrali

Mediobanca si è distinta tra le blue chip finanziarie, aprendo la seduta a quota 12,62 euro, un livello non visto da mesi. L’interesse degli investitori sembra legato ai conti trimestrali diffusi la scorsa settimana: utile netto migliore delle attese e una solida posizione patrimoniale conforme alle richieste della vigilanza. Da Piazzetta Cuccia non sono arrivate dichiarazioni particolari stamattina, ma secondo gli operatori di mercato in zona via Filodrammatici la domanda sul titolo resta “vivace”, anche in vista di possibili operazioni straordinarie nei prossimi mesi.

Monte dei Paschi debole in apertura

Situazione diversa per Mps, che ha mostrato prudenza fin dai primi scambi. Intorno alle 11:30 il titolo era tra i pochi in calo nel comparto (-0,8%), penalizzato da prese di beneficio dopo il recente rally. Il mercato resta attento agli sviluppi sul fronte privatizzazioni: fonti governative interpellate da alanews.it precisano che non sono ancora stati fissati incontri ufficiali con potenziali acquirenti per la quota pubblica del Tesoro. “Il titolo resta volatile – ha detto un trader di una primaria sim milanese – e risente dell’incertezza sui tempi e le modalità della cessione”. Da Siena non sono arrivate né conferme né commenti sulle indiscrezioni circolate ieri su possibili trattative con banche straniere.

Il contesto generale: banche e tassi d’interesse

L’andamento dei titoli bancari italiani continua a risentire molto delle mosse della Banca Centrale Europea. Dopo il meeting di giovedì scorso, quando Francoforte ha mantenuto invariati i tassi d’interesse principali, la reazione del mercato è stata tiepida ma positiva per quegli istituti più esposti al margine d’interesse netto. Le stime diffuse ieri sera da Refinitiv indicano che il settore dovrebbe chiudere l’anno con una redditività media intorno al 9,3%. A Milano l’indice Ftse Italia Banche ha guadagnato lo 0,7% verso mezzogiorno.

Reazioni degli investitori e prospettive per dicembre

Gli investitori continuano a guardare con fiducia alle principali banche italiane. “Il flusso di capitali internazionali verso Milano non si ferma”, racconta un gestore di fondi con uffici in Galleria Vittorio Emanuele II. Qualche segnale più debole c’è stato solo su titoli come Mps, mentre sugli altri volumi restano robusti. In attesa delle decisioni sui dividendi – che dovrebbero arrivare tra fine gennaio e febbraio – gli operatori mantengono una visione moderatamente ottimista sul comparto.

In sintesi, la seduta odierna conferma una spaccatura netta tra le grandi banche quotate a Milano: da una parte le promozioni degli analisti spingono realtà come Unicredit, Intesa Sanpaolo e Mediobanca; dall’altra restano le incognite su dossier delicati come quello del futuro di Monte dei Paschi, che continua a essere uno degli occhi puntati nei prossimi giorni.

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