Borsa Europa apre in calo: timori sull’intelligenza artificiale frenano Francoforte e Londra, Parigi lievemente positiva

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11 Dicembre 2025

Milano, 11 dicembre 2025 – In una mattinata di passi incerti, le principali Borse europee hanno viaggiato su variazioni minime: Francoforte ha perso lo 0,3%, Londra ha chiuso a -0,2%, mentre Parigi ha registrato un timido rialzo dello 0,1%. Una seduta segnata da scambi lenti e un’atmosfera di prudenza diffusa tra gli investitori, tutti in attesa di segnali più chiari sulle prossime mosse della politica monetaria.

Mercati europei in stand-by

Sui mercati europei si è visto poco movimento. Il Dax di Francoforte ha perso qualche punto nella tarda mattinata per poi fermarsi su quel -0,3%. A Londra, il FTSE 100 ha chiuso appena sotto la parità con un -0,2%, rispecchiando bene l’atteggiamento cauto degli operatori britannici. A Parigi, invece, il Cac 40 ha chiuso in leggero rialzo (+0,1%), grazie soprattutto ad alcuni titoli legati al settore energia.

Gli analisti di Societe Generale sottolineano come la settimana sia “caratterizzata da molta prudenza” legata proprio all’attesa delle decisioni della Federal Reserve. Del resto, i volumi di scambio sono calati e la volatilità è più bassa rispetto a novembre.

Inflazione e banche centrali tengono banco

Dietro a questo clima incerto ci sono le vecchie discussioni sull’inflazione e le mosse delle banche centrali. In Europa come negli Stati Uniti si rincorrono voci su possibili tagli ai tassi già all’inizio del prossimo anno. Ma finora né la Banca centrale europea, né la Federal Reserve hanno mandato segnali ufficiali. Ieri a Berlino, Christine Lagarde ha detto solo che “le pressioni inflazionistiche sono monitorate con attenzione”, senza anticipare nulla.

A tenere gli investitori sulle spine ci sono anche i dati macro usciti nelle ultime 48 ore: la produzione industriale in Germania è sotto le aspettative e nel Regno Unito la crescita dei salari rallenta ancora. Elementi che smorzano l’entusiasmo sui listini.

Piazza Affari: giornata senza scossoni

Anche a Milano la giornata è stata tranquilla. L’indice Ftse Mib, partito in rosso, ha ridotto le perdite nel corso della seduta per chiudere poco sopra la parità, allineandosi così alla tendenza europea. Tra i titoli più trattati spiccano Eni e Intesa Sanpaolo, entrambi sotto i riflettori dopo i dati trimestrali.

Un gestore milanese sentito da alanews.it racconta: “Gli investitori preferiscono aspettare i prossimi dati delle banche centrali prima di muoversi con decisione”.

Tutti gli occhi puntati su Washington

Il mercato ora guarda soprattutto a Washington. Mercoledì 13 dicembre è atteso il comunicato della Federal Reserve, che potrebbe dare indicazioni decisive sulla politica dei tassi negli Stati Uniti. Un eventuale taglio anticipato rispetto alle attese avrebbe effetti immediati anche sulle piazze europee.

Come ricordano alcuni operatori della City londinese: “Solo allora si capirà davvero dove andranno i mercati nella prima parte del 2026”.

Scambi in calo e volatilità ai minimi

I numeri parlano chiaro: secondo Bloomberg, i volumi nelle principali Borse europee sono stati circa il 15% sotto la media mensile. Segno che molti restano alla finestra fino a fine settimana. Dalle sale operative milanesi fanno sapere che “non si vedono particolari pressioni o vendite tecniche”.

Prudenza fino alla fine dell’anno

Gli analisti continuano a consigliare prudenza per i prossimi giorni. L’incertezza globale resta alta: pesano il conflitto in Medio Oriente e le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Fattori che insieme alle mosse delle banche centrali tengono basso l’appetito per il rischio sugli indici europei.

In sintesi, oggi non ci sono state grandi sorprese ma l’attesa si fa sentire forte. I mercati restano sulla difensiva, con lo sguardo fisso sulle scelte delle autorità monetarie e un dicembre che promette ancora qualche sorpresa.

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