Bit 2024: dal 10 al 12 febbraio l’evento imperdibile per Travel Makers italiani e internazionali

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11 Dicembre 2025

Roma, 11 dicembre 2025 – Si avvicina uno degli appuntamenti più attesi nel calendario fieristico italiano: la prossima edizione si terrà dal 10 al 12 febbraio 2026 nella capitale, sempre all’area espositiva di Via Cristoforo Colombo. Gli organizzatori hanno già confermato la partecipazione di espositori da diverse Regioni italiane e dall’estero, con l’obiettivo di replicare, se non superare, i risultati dell’anno scorso.

Fiera al via il 10 febbraio: numeri in crescita e aspettative

La struttura della manifestazione resterà quella di sempre: tre giorni intensi di incontri, presentazioni e attività pensate per mettere in contatto operatori, pubblico e istituzioni. «Siamo contenti dell’attenzione che l’evento continua a raccogliere, anche fuori dai confini nazionali», ha detto questa mattina al telefono Giulia Orlandi, responsabile stampa della fiera. Rispetto all’edizione precedente, ha aggiunto, sono già arrivate una ventina di richieste in più per gli spazi espositivi. Resta da vedere se si riuscirà a superare il record del 2024, quando i visitatori furono circa 22mila. L’obiettivo dichiarato è però chiaro: consolidare ancora di più il ruolo della fiera a livello nazionale.

Tra i partecipanti ci saranno consorzi lombardi, associazioni artigiane emiliano-romagnole, aziende agricole laziali e operatori turistici veneti. Non mancheranno delegazioni da Francia, Spagna e Germania. «L’apertura internazionale resta un punto chiave», sottolinea Orlandi. «Confrontarci con altre realtà ci fa crescere». Sarà interessante vedere se la scommessa sulla presenza estera – tentata nelle ultime due edizioni – porterà i frutti sperati.

Un indotto da milioni per Roma

L’edizione 2026 si prepara a lasciare un segno anche sull’economia locale. Secondo le stime della Camera di Commercio, la fiera potrebbe generare tra i 4 e i 5 milioni di euro per alberghi, ristoranti e servizi collegati. Un dato che non sorprende viste le prenotazioni in aumento negli hotel intorno alla zona e la crescita del traffico tra Termini e il sud della città. «Già da novembre riceviamo chiamate per bloccare camere nei giorni della fiera», racconta Paolo Rizzi, proprietario di un albergo a Garbatella che segue l’evento da anni.

Nel quartiere c’è chi punta anche a una maggiore visibilità per le piccole attività locali. I bar storici lungo via delle Sette Chiese si preparano ad allungare gli orari; i tassisti della cooperativa locale, incontrati davanti al deposito alle 14:00, spiegano che durante la manifestazione si lavora «quasi come a Capodanno».

Le novità dell’edizione 2026

Quest’anno ci saranno alcune novità rispetto al passato. Dal comitato organizzatore annunciano una sezione tutta dedicata alle start-up innovative nei settori green e digitale. Al padiglione 3 sono previsti talk con imprenditori under 35, workshop pratici e sessioni su come far crescere le imprese italiane all’estero.

«Abbiamo deciso di puntare sulle energie giovani», spiega il direttore della fiera, Marco Capponi, sottolineando che ci sarà più spazio ai temi della sostenibilità e dell’inclusione lavorativa. I nomi dei relatori saranno resi noti nelle prossime settimane ma già circola quello di Sofia Bruni, fondatrice di una piattaforma digitale premiata a Parigi lo scorso maggio.

Biglietti e accesso: come muoversi

L’ingresso sarà aperto sia agli operatori sia al pubblico con prezzi differenziati: il biglietto intero costerà 18 euro, mentre studenti e over 65 potranno acquistarlo scontato a 12 euro. La vendita online parte dal 15 gennaio sul sito ufficiale; in alternativa sarà possibile comprare i biglietti alle casse fisiche dell’area espositiva dalle 8:30 alle 18:00 durante i tre giorni.

Per quanto riguarda gli spostamenti, l’organizzazione garantirà navette gratuite ogni venti minuti dalla stazione metro B Laurentina fino all’ingresso principale. «Non vogliamo ripetere i problemi dello scorso anno», assicura Capponi riferendosi ai ritardi del trasporto pubblico verificatisi lo scorso inverno.

Roma pronta ad accogliere l’appuntamento

La città si prepara dunque ad ospitare un’altra edizione di questa manifestazione che negli anni è diventata un punto fermo per aziende e operatori italiani e stranieri. Nei bar e nelle botteghe del quartiere si respira già aria d’attesa: c’è chi nota che quest’anno “ci sarà più movimento” e chi spera che l’afflusso duri anche dopo il weekend.

Il programma completo delle attività sarà pubblicato entro gennaio. La sensazione è che la vera sfida sia appena iniziata: consolidare la vocazione internazionale della fiera dipenderà molto da come Roma saprà rispondere in quei tre giorni di febbraio.

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