Milano, 7 dicembre 2025 – Negli ultimi anni, Milano ha accolto più di 24 milioni di visitatori, grazie a eventi di grande richiamo che hanno trasformato la città in uno dei centri culturali e fieristici più frequentati d’Europa. Il dato, diffuso questa settimana dal Comune, racconta l’importanza di manifestazioni come il Salone del Mobile, la Settimana della Moda e la stagione dei concerti al Mediolanum Forum, tra Rho e Assago. Dietro questi numeri c’è una città che cambia pelle, sempre più rivolta al mondo, ma anche chiamata a gestire sfide importanti legate a una crescita così rapida.
L’impatto delle grandi manifestazioni su Milano
I dati raccolti dall’Assessorato al Turismo mostrano che, solo tra il 2018 e il 2024, più di 24 milioni di persone hanno partecipato ai principali eventi cittadini. Il Salone del Mobile in aprile, la Fashion Week a settembre e febbraio, e i grandi concerti – come quello sold out di Taylor Swift, esaurito in meno di due ore – hanno portato in città un numero di visitatori senza precedenti. Questa mole di persone ha messo sotto pressione le infrastrutture: alberghi pieni all’inverosimile, mezzi pubblici affollati, servizi di sicurezza riorganizzati per gestire numeri così alti.
«Milano sta attraversando una fase di cambiamento», ha spiegato ieri l’assessore al Turismo Lara Magoni. Una volta nota soprattutto per l’industria, oggi la città vuole “giocare un ruolo da protagonista nell’accoglienza internazionale”, parole sue. I numeri confermano quanto Milano sia sempre più attraente a livello globale, ma mettono anche in luce nuove necessità per organizzare tutto al meglio e garantire la sicurezza.
I dati: presenze, arrivi e ricadute economiche
Gli ultimi dati ufficiali, pubblicati dal Comune a novembre 2025, sono chiari: tra fiere, mostre ed eventi musicali si contano oltre 4 milioni di arrivi ogni anno. Nel 2024 – anno della vera ripresa dopo la pandemia – le presenze in albergo hanno superato i 9 milioni. Gli operatori stimano che questo afflusso abbia generato oltre 700 milioni di euro solo nei settori del turismo, del commercio e dei servizi.
Nei ristoranti del centro si respira un’aria diversa fin dalle prime ore del mattino; durante la settimana della moda i negozi di via Montenapoleone registrano incrementi a due cifre nelle vendite. Sul fronte sicurezza la Questura ha aumentato turni e pattuglie nei giorni più caldi degli eventi. «Lavoriamo fianco a fianco con l’amministrazione», dice il questore Giuseppe Petronzi. «Nei momenti clou arriviamo a impiegare fino al 40% in più di personale».
Le sfide: trasporti, sicurezza e sostenibilità
Ma l’arrivo massiccio di visitatori porta con sé anche problemi nuovi. Ogni grande evento – dal Salone ai concerti – mette sotto stress i trasporti: metropolitane affollate fin dalle prime ore e taxi introvabili dopo mezzanotte sono ormai la regola. Per aumentare la sicurezza il Comune ha installato decine di nuove telecamere soprattutto attorno a Porta Nuova e ai Navigli.
Sull’ambiente l’assessora Magoni non nasconde le difficoltà: «Serve un impegno comune». Si pensa a potenziare mezzi elettrici e percorsi ciclabili temporanei durante gli eventi più importanti. Tornano d’attualità anche i rifiuti urbani: dopo il concerto dei Coldplay in CityLife qualcuno ha ironizzato sul fatto che servisse quasi una seconda raccolta straordinaria, parola di un portinaio del quartiere.
Milano guarda avanti: opportunità e rischi
La tendenza sembra destinata a continuare. L’arrivo delle Olimpiadi Invernali 2026 è visto dalla Giunta comunale come una grande occasione per rafforzare ancora la fama internazionale della città. “Stiamo lavorando a un modello che sia attrattivo ma anche sostenibile”, ha detto ieri il sindaco Giuseppe Sala alla conferenza stampa di fine anno.
Solo allora si potrà capire se Milano riuscirà davvero a reggere questi flussi senza perdere l’anima dei suoi quartieri storici. Gli operatori restano prudentemente ottimisti: «Dietro questi numeri c’è tanto lavoro», osserva Laura Vismara dell’Associazione Albergatori Milanesi. «L’importante è che tutto questo abbia un effetto positivo anche su chi vive qui ogni giorno». Una sfida aperta fra nuove opportunità da cogliere e rischi da non sottovalutare.